Equalizzatore: 5 utili consigli

Come utilizzare al meglio un equalizzatore


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L’equalizzatore è uno degli strumenti più utilizzati durante la produzione musicale.

Non solo permette al sound designer e produttore di scolpire i suoni per ottenere qualcosa di unico e ricercato, ma offre la possibilità, se ben gestito, di creare i giusti spazi per ogni strumento all’interno di un mix.

Prima di applicare un qualsiasi tipo di equalizzatore ad una traccia è bene valutarne sempre l’uso finale, servirà per scolpire il suono? O serve a creare “spazio” all’interno del mix?

Abbiamo visto nell’articolo Equalizzatore Audio: cos’è e come usarlo tutte le funzioni per comprendere al meglio questo meraviglioso e indispensabile strumento, in questo articolo ti mostrerò 5 utili consigli per utilizzare al meglio un equalizzatore.

Prima di iniziare però, è giusto sapere che non sempre l’equalizzatore è necessario, potrebbe non esserlo su determinati suoni che si adattano già al mix finale, o, in certi casi, potresti doverlo applicare su un gruppo di strumenti piuttosto che sul singolo canale.

1 – L’ascolto


Prima di utilizzare un qualsiasi tipo di equalizzatore sarà bene valutarne l’effettiva necessità.

Valutare il suono significa anche capire il tipo di equalizzatore che andrà utilizzato.

Abbiamo visto che esistono equalizzatori puramente digitali e equalizzatori che invece emulano (o addirittura sono) macchine analogiche.

Il tipo di suono che risulterà dall’applicazione di un equalizzatore piuttosto che un altro dipenderà principalmente dall’eq utilizzato.

Dunque, la prima fase è di valutazione, dovresti porti queste domande:

  • È necessario un equalizzatore su questo suono?
  • È meglio un EQ digitale (mirato alla pulizia senza aggiunta di colore) o è meglio un’emulazione analogica che colori ulteriormente il suono?
  • A che scopo lo stai utilizzando? Devi pulire un suono? Esaltarne alcune frequenze? creare spazio nel mix?

Una volta che avrai dato risposta a queste domande saprai come agire.

2 – Evita il Solo


Quando stai utilizzando un equalizzatore all’interno di un mix, su uno specifico suono, cerca di non utilizzare la modalità Solo per sentire il suono che stai lavorando.

In questo modo ti renderai subito conto dell’effetto del tuo EQ all’interno del mix.

Inoltre, lavorando il suono prescelto in Solo potresti rischiare di lavorare su frequenze che, all’interno del mix definitivo, potrebbero essere mascherate o mascherare a loro volta.

Un buon modo per amalgamare i suoni fra loro tramite una buona equalizzazione è di scegliere suoni fra loro simili e equalizzarli con la tecnica “Speculare” ovvero, dove le frequenze di un suono mancano quelle dell’altro vengono enfatizzate, in questo modo la sensazione tra i due suoni sarà di completa amalgama.

Stai sempre attento a non esagerare perché potresti assottigliare o ingrossare eccessivamente alcuni suoni, ecco perché conviene sempre equalizzare con tutte le tracce attive.

3 – Taglia ciò che non serve


Se stai lavorano su un intero mix ti renderai conto che alcune frequenze (su determinati strumenti) potrebbero non essere necessarie.

Ad esempio, le frequenze al di sotto dei 250Hz solitamente vengono impiegate solo per la cassa e il basso e in qualche occasione per dei synth più “grossi”.

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Questo significa che su molti degli strumenti all’interno del tuo mix potrai tagliare tutto ciò che si trova sotto i 250Hz in modo da non interferire con le basse frequenze (che sono una parte molto delicata del mix).

I violini che tengono l’amalgama del tuo ritornello potrebbero necessitare di un taglio sulle basse ad esempio.

4 – Non abusare del tuo equalizzatore


Come detto in apertura dell’articolo, non sempre sarà necessario utilizzare un equalizzatore.

Ogni strumento va considerato come una parte a se e di volta in volta bisogna valutare l’effettiva necessità dell’equalizzatore.

Il rischio a cui si va incontro è di ottenere un mix troppo scarno o troppo gonfio.

Inoltre, il pericolo di mascheramento e controfase si fa sempre più alto.

L’equalizzatore è uno strumento molto importante e per questo ha un effetto notevole sull’intero mix.

L’uso eccessivo di questo meraviglioso strumento è sconsigliato dalla maggior parte dei produttori, i quali invece lo utilizzano solo se necessario e in modo preciso e mirato.

L’ideale sarebbe ottenere, grazie all’equalizzazione, una buona distinzione fra le frequenze alte e quelle basse, in modo che l’ascoltatore, più o meno esperto, possa seguire di volta in volta le diverse parti suonate dagli strumenti che compongono il brano senza difficoltà.

5 – Prenditi delle pause


Equalizzatore, prenditi delle pause
Equalizzatore, prenditi delle pause

Durante un mix potrebbe essere utile prendersi delle pause per far riposare le orecchie e tornare alla propria postazione con un udito ed una mente più freschi.

L’ascolto continuo di un determinato brano può portare a concentrarsi eccessivamente su alcune parti a scapito di altre.

Grazie a delle piccole pause potrai invece avere una visione più ampia dell’intero mix, in questo modo eviterai di concentrarti solo su alcune parti (frequenze) di un determinato suono/mix.

Equalizzatore si o no? Conclusione


L’equalizzatore rimane uno degli strumenti più utilizzati ed utili di sempre per ogni sound designer e produttore.

Può essere utilizzato a scopo sperimentale e creativo ma svolge principalmente una funzione tecnica che nessun altro strumento può assolvere come un eq.

Un buon sound designer sa sempre quando applicare un equalizzatore e come utilizzarlo.

Devi solo pulire il tuo mix o vuoi creare un suono unico e speciale?

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