Loudness

Loudness, che cos’è e come funziona

Il Loudness e l’inizio della “guerra sonora”


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Il Loudness è il volume di un segnale audio, tuttavia, nonostante questa descrizione sia precisa non rende giustizia a quello che è un concetto molto più vasto.

Con l’avvento delle tecnologie digitali, soprattutto nel campo della produzione musicale, sono nate nuove misurazioni per comprendere al meglio il livello di volume di un determinato segnale audio.

Il valore più importante per un Mastering engineer è senza dubbio quello dei LUFS (loudness units relative to full scale), detto anche integrated loudness.

Nel campo della produzione musicale, quando si parla di Loudness di un brano infatti, ci si riferisce proprio all’integrated loudness ovvero al valore LUFS.

Loudness meter
iZotope Insight 2

Ma che cosa indicano i LUFS?

I LUFS permettono di avere un valore, in termini di volume, che sia perfettamente in linea con la percezione umana (tramite le orecchie), rende dunque comprensibile come l’orecchio umano percepisca il volume di un determinato segnale audio.

La scala di misurazione dei LUFS nasce dall’unione della scala di percezione del suono dell’orecchio umano e quella dei volumi dei segnali audio, sebbene somigli alla misurazione RMS (Root Mean Square), la misurazione dei LUFS da al produttore risultati più precisi ed in linea con l’ascolto umano, si rivela dunque più utile come misurazione finale per un prodotto.

L’integrated loudness è dunque il valore finale da tenere in considerazione quando si conclude un progetto.

Grazie a questo valore è stato possibile imporre degli standard mondiali di volume per radio, tv, cinema, musica ed in generale di qualunque sorgente sonora.

Tuttavia, grazie ad alcuni piccoli espedienti di produzione (come ad esempio l’adeguata impostazione di un limiter) è possibile ottenere livelli di RMS maggiori, questo si traduce in una riduzione della dinamica a beneficio del volume senza tuttavia alterare il picco massimo.

Nata inizialmente come una necessità a causa delle apparecchiature tecnologiche rudimentali, questa tecnica ha portato nel tempo alla nascita della guerra dei volumi ovvero la Loudness War.

Loudness War


L’avvento delle tecnologie audio ha portato alla nascita di cilindri fonografici, dischi in vinile (in diversi formati), i CD, i DVD e lo Streaming.

Un’evoluzione che è durata decenni e che, soprattutto nei primi momenti, ha visto la nascita di apparecchiature rudimentali per la riproduzione audio.

Chi produceva musica a quei tempi, combatteva anche con la nascita di macchinari industriali che aumentavano il rumore ambientale delle grandi città, rendendo più difficile l’ascolto di brani musicali.

Grazie ad alcuni espedienti, come quelli che abbiamo visto precedentemente, si è concepito un metodo di Mastering mirato all’incremento del volume di un brano a scapito della dinamica dello stesso.

Questo procedimento ha reso possibile l’ascolto di brani musicali in ambienti rumorosi (come ad esempio in macchina in mezzo al traffico), ma nel tempo ha portato le grandi case discografiche a richiedere mastering che “suonassero più forte”.

Questo fenomeno ha preso rapidamente piede poichè, sfruttando la percezione umana del suono, la tecnica di cui prima, fa si che un brano adeguatamente limitato suoni, a parità di volume, più forte e piacevole di uno non limitato.

Nel tempo, la ricerca sempre più agguerrita di volumi elevati, ha portato ad una generale riduzione della qualità sonora di ciò che ascoltiamo.

Sebbene il Loudness possa essere impiegato a favore dell’ascoltatore (come ad esempio negli amplificatori dove il controllo di Loudness permette di avere un ascolto più omogeneo), l’abuso non porta mai a nulla di buono.

L’avvento di tecnologie sempre più innovative, soprattutto per gli ascoltatori, quindi dispositivi audio come cuffie, auricolari, altoparlanti, sta lentamente portando la dinamica dei brani a livelli più accettabili.

Questo avviene grazie al fatto che dai dispositivi odierni è possibile incrementare il livello di volume con un semplice click.

A beneficiare di questa “pace sonora” e ritorno alla dinamica originale dei brani, sono gli ascoltatori, i quali potranno godere di una maggiore qualità sonora generale.

Conclusione


Come detto all’inizio, quando si parla di Loudness in campo musicale, si fa riferimento a qualcosa di più ampio della semplice traduzione letterale del termine.

Il Loudness è un “concetto” che si è sviluppato negli anni grazie all’evoluzione del suono e dei dispositivi che ne permettono la registrazione e riproduzione.

Per ogni sound designer e produttore si parla dunque di qualcosa che va tenuta in considerazione costantemente durante tutte le fasi di lavorazione di un brano.

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