Sintesi Sonora

Che cos’è la sintesi sonora? Come funziona?


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La sintesi sonora è un processo che, grazie all’uso di diversi strumenti, consente di generare suoni artificialmente.

L’esempio perfetto di sintesi sonora è rappresentata, come il nome stesso suggerisce, dal sintetizzatore.

Questo apparecchio digitale prese piede nell’industria musicale all’inizio degli anni ’70 grazie all’introduzione sul mercato dell’ormai famosissimo MiniMoog ad opera dell’ingegnere Robert Moog.

Il MiniMoog disponeva di ben 3 oscillatori elettrici a forma d’onda selezionabile, un generatore di Noise e un Input esterno per collegare altri strumenti.

Ognuna di queste sorgenti passava attraverso un mixer tramite il quale si poteva iniziare una prima lavorazione in termini di sintesi sonora, in un primo stadio grazie ai volumi.

Il segnale passava poi attraverso la sezione dei filtri dove poteva essere modellato e successivamente amplificato e ulteriormente lavorato grazie a generatori di inviluppo ADSR individuali per ogni sorgente.

Sebbene questo synth (dall’inglese synthetizer) venne reso famoso dal brano Son of My Father di Giorgio Moroder e successivamente dalla hit Popcorn nel 1972, già nel 1965, il jazzista Sun Ra ne faceva uso nei suoi brani.

Fu proprio Robert Moog in persona a regalare al jazzista un esemplare del sintetizzatore prima che questi venisse messo in commercio.

sintesi sonora Sintetizzatore moog
Sintetizzatore moog

Questo momento storico segna l’inizio di un’evoluzione musicale che, negli anni, porterà alla nascita della figura del produttore musicale come lo conosciamo oggi.

Infatti, la sintesi sonora divenne presto un’arte e tutti desideravano quei suoni elettronici nelle loro canzoni, ne fecero uso perfino i Beatles e Simon & Garfunkel.

È difficile tuttavia individuare nella storia il momento esatto in cui venne inventata la sintesi sonora.

Si può dire che sia stato il risultato di tanti piccoli studi e progressi che hanno naturalmente portato alla nascita di questo fenomeno.

Infatti, già nel 1913 con il Futurismo e Luigi Russolo si inizia a pensare ad un processo per la creazione artificiale di suoni, il risultato allora fu l’Intonarumori.

Si trattava di un apparecchio che grazie ad una serie di ingranaggi interni era in grado di regolare la dinamica e la frequenza di alcuni suoni.

Luigi Russolo e l'Intonarumori sintesi sonora rudimenti
Luigi Russolo e l’Intonarumori

Fu nel 1938 che la Hammond Organ Company commercializzò il Novachord, il primo sintetizzatore polifonico.

Nonostante fosse il primo vero sintetizzatore reso commerciale, non fu successo.

I costi eccessivi e la seconda guerra mondiale alle porte resero necessaria la sospensione della produzione.

Dopo l’era dei sintetizzatori e della dance music, con la maggiore diffusione di Home Studio e le diverse esigenze che andavano delineandosi nella figura del produttore musicale; le grandi case produttrici di synth iniziarono a produrne esemplari sempre più piccoli e maneggevoli per poi passare ai plugin vst agli inizi del 2000.

Tecniche di Sintesi Sonora


Con il passare degli anni, la sperimentazione e le nuove tecnologie si sono sviluppati diversi tipi di sintesi sonora.

Le diverse tecniche di sintesi permettono a sound designer e music producer di ricostruire suoni esistenti o crearne di nuovi.

La più famosa è la tecnica di Sintesi Sottrattiva.

Esistono inoltre la Sintesi Additiva che con l’avvento del digitale ha preso piede rispetto al passato e la Sintesi Granulare.

La Sintesi sonora sottrattiva è spesso associata alla musica elettronica poichè originariamente era la più utilizzata.

Grazie all’impiego di calcolo relativamente basso e alla velocità di utilizzo elevata divenne in poco tempo la tecnica maggiormente impiegata.

Grazie ad un oscillatore che genera forme d’onda cariche di armoniche (come ad esempio onde quadre, dente di sega, triangolari, ecc.) e ad una sezione di filtri che permette di scolpirle e selezionare con cura solo le parti che interessano si potranno generare suoni nuovi.

Questo processo di sottrazione delle frequenze grazie all’uso dei filtri da il nome alla sintesi sonora sottrattiva.

La sintesi sonora additiva invece fa suo il concetto del teorema di Fourier e si basa sulla creazione di un suono complesso grazie alla sovrapposizione di più onde sinusoidali.

Partendo dall’idea che ogni suono deve il proprio timbro alla frequenza fondamentale e ad un insieme di frequenze armoniche, la sintesi additiva rende possibilericreare un suono naturale grazie alla somma di più frequenze fondamentali.

La sintesi additiva si è potuta sperimentare grazie all’avvento delle tecnologie digitali che hanno messo a disposizione grandi capacità di calcolo, impensabili nei primi tempi della nascita della musica sintetizzata.

Oggi moltissimi plugins si basano proprio su questa tecnica di sintesi sonora.

Infine, la sintesi granulare che si basa su piccoli “granuli” sonori che sommati andranno a generare un suono complesso.

Questo tipo di sintesi non è utilizzata quanto le sue sorelle ma, il processo di sintesi granulare nasconde in se delle grandi potenzialità creative.

Tra le tecniche più utilizzate troviamo inoltre la Modulazione di Frequenza.

Questa tecnica consiste nel modulare con una frequenza (detta modulante) una frequenza di base (detta portante) che andrà a definire la fondamentale del suono, grazie ad un controllo specifico potrai decidere la “quantità” di modulazione.

Questa tecnica molto usata nella musica elettronica apre le porte a una vasta gamma timbrica che permette di sperimentare e spingersi nella creazione di qualcosa di veramente unico.

Oggigiorno grazie alla tecnologia digitale e la facilità nel reperimento di strumenti per la generazione di suoni elettronici si sono sviluppate molte tecniche di sintesi, alcune più valide di altre.

Sintetizzatori vocali capaci di riprodurre la voce umana, quindi i vari vocoder, vocalsynth, ecc. VST come ad esempio Native Instruments Massive o Lennar Digital Sylenth1 sono le perfette rappresentazioni di ciò che è diventata oggi la sintesi sonora.

Grazie a strumenti potenti e precisi oggi è possibili creare suoni del tutto originali nella propria cameretta.

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La Sintesi Sonora oggi


La sintesi sonora ha attraversato moltissime fasi di evoluzione nel corso del tempo, un’evoluzione che ancora oggi non si è fermata.

Infatti, ogni giorno escono nuovi plugins, strumenti che mettono nelle mani dei produttori musicali possibilità creative pressoché infinite.

Nonostante l’avvento del digitale inteso come “strumento virtuale” però, l’evoluzione del sintetizzatore analogico non si è completamente arrestata.

Infatti ancora oggi vengono prodotti sintetizzatori (purtroppo non sempre economici) che sono in grado di generare suoni di altissima qualità grazia all’uso di tecniche di sintesi molto complesse.

Uno dei synth più utilizzati oggi, sia per la praticità d’uso che per il prezzo relativamente contenuto, è l’Access Virus Ti2.

Questo sintetizzatore, offerto sia con che senza tastiera (il che influenza notevolmente il prezzo), rappresenta oggi uno dei synth di punta del mercato.

Nonostante sia datato 2009, grazie alle infinite funzioni di sintesi sonora disponibili, rimane ancora oggi uno degli oggetti più ambiti nel campo della musica elettronica.

Questo sintetizzatore come detto viene prodotto anche in modalità desktop, infatti l’Access Virus TI2 Desktop si presenta senza la tradizionale keyboard.

Può essere controllato tramite il VST desktop oppure grazie a un Controller MIDI.

Tuttavia, la vera evoluzione della sintesi sonora è rappresentata dai Plugins.

La facilità d’uso, il costo contenuto e le possibilità di sintesi sonora praticamente infinite, hanno reso i plugins lo strumento più comune nello studio di ogni produttore musicale che possa definirsi tale.

Fulgidi esempi di questi plugin sono ad esempio:

Grazie a questi sintetizzatori accessibili la sintesi sonora ha fatto un salto in avanti notevole negli ultimi vent’anni.

Conclusione


La sintesi sonora è diventata dunque uno strumento musicale e di sperimentazione.

Grazie a questo processo sviluppatosi in anni di esperienza e sperimentazione, è stato possibile ottenere alcuni dei più memorabili suoni della storia del cinema, colonne sonore o hit che hanno accompagnato le nostre estati.

I produttori musicali sfruttano la sintesi sonora per elaborare un proprio timbro, una propria firma, i sound designer invece la utilizzano per la creazione di effetti, suoni, ambienti e quanto possa essere utile alla generazione di suoni artificiali.

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