Sound Design: che cos’è e come funziona

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Sound Design è un’espressione inglese che letteralmente si traduce come progettazione del suono.

La progettazione sonora ha una storia lunga e travagliata, basti considerare che la prima vera attribuzione del termine sound designer avvenne nel 1979.

Infatti, questo termine fu inserito nei crediti del film Apocalypse Now riferendosi al direttore del montaggio Walter Murch. Nei crediti del film, Murch, come egli stesso aveva suggerito al regista, venne inserito come Sound Montage and Design.

Tuttavia, il sound design ha una storia con radici molto più profonde e ben radicate nel passato. Fu proprio il passaggio dal cinema muto al cinema parlato che spinta dopo spinta iniziò ad introdurre il concetto di progettazione sonora.

Nel tempo, sebbene ancora non si parlasse di sound design, molti musicisti iniziarono a lavorare con grandi compagnie per creare dei suoni che identificassero il marchio.

Un’esempio eclatante è il logo di Windows 95, progettato da Brian Eno e ancora in uso oggi (con i dovuti cambiamenti).

Oggi, il sound design ricopre una posizione molto importante nella creazione di media, dalla musica al marketing.

il progettista del suono (sound designer) detto anche tecnico del suono dunque, inizialmente si occupava di registrare le voci degli attori e successivamente montarle sul film.

Quando all’inizio degli anni ’60 si sviluppò il fenomeno della nuova Hollywood, la figura del sound designer iniziò a prendere piede abbastanza velocemente grazie all’introduzione di effetti sonori inseriti nei film più evoluti.

Oggi, il sound design è una parte essenziale nella produzione di contenuti, dopotutto, cosa sarebbe un video senza audio?

Ma non solo! Il progettista del suono, grazie alle sue competenze sulla spazializzazione del suono, ovvero la capacità di gestire un suono in ambienti aperti e chiusi, assume nel tempo (spesso sotto nomi diversi ma che identificano comunque una persona specializzata nella progettazione e gestione sonora) un ruolo importante in diversi settori.

Presto la progettazione sonora viene applicata anche alla medicina, all’astronomia, al campo militare e trova diverse applicazioni.

Dove esiste un suono, c’è sempre dietro un progettista sonoro, sia esso identificato come sound designer, ingegnere del suono o tecnico del suono.

Anche nella storia dell’uomo possiamo vedere come il suono ha ricoperto un ruolo fondamentale, dai Celti che utilizzavano il suono per terrorizzare i nemici fino alla creazione di armi soniche che ancora oggi trovano diversi impieghi.

Il suono è una componente fisica affascinante che ha molte sfumature, proprio per questo diventa un’aspetto fondamentale nella vita di tutti i giorni.

Sound Design, di cosa si occupa?

Grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, il sound design venne esportato dal mondo del cinema, ed in breve tempo iniziò a riguardare diversi campi.

Oggi, quando si parla di sound design ci si riferisce alla produzione musicale, alla sonorizzazione di ambienti quali teatri, cinema, sale di registrazione, alla creazione di effetti sonori che vanno dall’utilizzo cinematografico fino all’utilizzo per scopi di marketing, alla sintesi audio e modellazione ed editing di preset.

In senso meno tradizionale e più scientifico invece, il progettista del suono trova impiego in ambiti meno usuali, non come protagonista in molti casi, ma come tassello necessario per la costruzione di un grande puzzle.

Iniziamo il nostro viaggio nel sound design vedendo come questo si sia sviluppato nel tempo, partiamo dai concetti di sound più comuni e a cui ci si riferisce più spesso con questo termine, e vediamo anche come il suono si è piano piano fatto spazio in molti campi rendendosi indispensabile.

In ambito Musicale

Le colonne sonore occupano uno dei primi campi di competenza del sound design.

Infatti, grazie all’uso di nuovi software, la creazione e produzione di musica sia per cinema che per pubblicità o puro intrattenimento, necessitano sempre più di una figura specializzata con competenze adeguate.

La creazione musicale, che un tempo veniva accreditata ai soli musicisti in grado di suonare uno strumento, oggi è cambiata radicalmente, infatti non viene più trattata come la “composizione di una canzone” ma come la progettazione e produzione di materiale audio.

Un produttore musicale dunque può essere definito un sound designer proprio perché si dovrà occupare della creazione di suoni che non esistono in natura.

La musica elettronica è un grande esempio di sound design (progettazione sonora), dove ogni singolo suono viene creato appositamente per comporre il brano in produzione.

Anche in questo caso uno dei precursori di questa disciplina è proprio il musicista Brian Eno, noto soprattutto perla sua ampia sperimentazione in campo di musica elettronica.

L’importanza di una colonna sonora all’interno di un film ha oggi un rilievo notevole, molti film, spesso, vengono ricollegati a specifici suoni o colonne sonore, basti pensare al film “Lo Squalo” di Steven Spielberg, hai presente quel motivetto inquietante composto solo da due note? (tan tan tan tan tan!).

È un esempio di come le colonne sonore spesso identifichino i prodotti per cui sono stati pensati. In effetti, quando pensiamo ad uno squalo in procinto di attaccare, la prima cosa che viene in mente (oltre a “scappa!”) sicuramente è proprio il motivetto del famoso film hollywoodiano.

Tuttavia, non si è sempre reso necessario creare una colonna sonora per identificare un film o per esaltarne il valore, soprattutto nel mondo del cinema.

L’uso della musica nei film fu ben presto considerata un’arte. Infatti, la fusione fra musica e immagine fu per alcuni registi un marchio distintivo, un esempio? Il grande maestro del cinema Stanley Kubrick utilizzò Sul Bel Danubio Blu di Johann Strauss per far danzare le sue fantascientifiche astronavi nel vuoto cosmico!

Il suo sapiente utilizzo della musica divenne famoso anche grazie ad Arancia Meccanica, film molto discusso dalla critica ai suoi tempi, e ad altri capolavori come Shining e Eyes Wide Shut.

Ma il sound design, come abbiamo detto, non si limita solo al campo cinematografico, e ben presto fa la sua comparsa anche in ambito pubblicitario, dove grazie alla creazione di appositi jingle e piccole sigle, si riesce a legare un prodotto ad un suono.

Questa tecnica ha un potenziale notevole se ci si riflette un attimo. Significa che, anche non guardando il contenuto video, siamo in grado di riconoscere il prodotto che questo sta sponsorizzando.

Coca Cola fu uno dei primi marchi ad impiegare questa strategia di marketing, ricordi lo spot Always Coca Cola?

Nel tempo questo stratagemma fu utilizzato da diversi marchi per identificare i propri prodotti, alcuni dei casi più famosi sono: Tic-Tac, Chanteclair, Polaretti Dolphin, Fruttolo e la lista potrebbe continuare quasi fino alla fine dell’articolo!

Dunque, come hai visto, anzi come hai sentito, molte colonne sonore e jingle costituiscono la vera e propria anima dei film in cui sono inserito o degli spot pubblicitari e quindi del prodotto che sponsorizzano.

La sperimentazione musicale, specialmente nella musica elettronica, aprì la strada anche la mondo degli effetti audio che presto vennero inseriti sia in contesto cinematografico sia pubblicitario, e divennero a loro volta marchi distintivi dei prodotti stessi.

In ambito Pubblicitario/Marketing

Ti ho già parlato del sound design in ambito pubblicitario e dell’ampio utilizzo che ne è stato fatto dai registi di tutto il mondo.

L’idea di legare un prodotto a un jingle però, non fu l’unico utilizzo in campo pubblicitario.

Infatti, con l’avvento del graphic design e la conseguente creazione di logotipi (oggi noti come loghi/logo), ovvero piccole grafiche che richiamassero il nome di un’azienda, unito all’apparizione di effetti sonori nel mondo cinematografico, si da inizio alla nasciate del Sound Logo, spesso chiamato Sound Brand.

Ho già citato il logo di Windows 95 creato da Brian Eno su esplicita richiesta di Bill Gates, che ancora oggi costituisce un esempio magistrale dell’uso del sound design, ma non è l’unico!

Nel tempo moltissime aziende iniziarono ad identificare i propri loghi e i propri marchi tramite l’aggiunta di un suono specifico, ne sono grandi esempi BMW, Mercedes, Intel, Apple, HBO, McDonald e Sony, ma anche in questo caso la lista sarebbe enormemente lunga!

Questo perché fu evidente fin da subito l’enorme potenziale del branding sonoro, specialmente in ambito radiofonico dove, non essendo trasmesse immagini di alcun tipo, bisognava identificare il proprio logo tramite l’unico mezzo disponibile, il suono.

Dunque, il sound logo permetteva e ancora oggi permette ai consumatori di identificare beni e servizi semplicemente tramite un suono o una brevissima melodia memorabile.

Il sound design ha così trovato rapido impiego anche nel campo della tecnologia.

Perfino il tuo smartphone ha un suono riconoscibile, sia esso una suoneria (come nel caso di Nokia) o semplicemente suoni di contesto (il suono legato all’accensione e spegnimento per esempio).

Addirittura la vibrazione del tuo smartphone è riconoscibile, al punto che, anche avendolo in silenzioso, sai riconoscere se qualcuno sta chiamando te o un amico nella tua stessa stanza!

Così, nel tempo, tutte le società più grandi e importanti hanno acquisito una riconoscibilità dei propri prodotti e servizi semplicemente tramite l’introduzione di suoni adeguatamente progettati da sound designer, ovvero progettisti del suono.

Questi sono alcuni famosi esempi di sound design applicato a marchi aziendali:

Alcuni esempi di sound logo complessi invece, possono essere quello della Twenty Century Fox e della MGM Metro Goldwyn Mayer, in cui gli effetti sonori si uniscono a melodie discretamente lunghe.

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Dal leone che ruggisce alle famose trombe di Twenty Century Fox e successivamente anche ad altre compagnie spesso legate alla produzione cinematografica (Universal ne è un esempio), il sound design ha trovato spazio anche in questa nicchia dentro la nicchia (cinema, sound brand, sound logo).

In Ambito Cinematografico Effetti e Rumori

Cosa rimane di un film se togliamo le musiche?

Immagini e effetti.

Il sound design si occupa anche della creazione di questi effetti che non sempre possono essere registrati in presa diretta.

La presa diretta è una tecnica di registrazione del suono che avviene tramite speciali microfoni.

Volgarmente chiamati “Giraffa”, questi microfoni si trovano all’estremità di lunghe aste che permettono al fonico (colui che si occupa di registrare i suoni) di avvicinarsi alla scena il più possibile senza però comparire nell’inquadratura video.

Ma non solo, per registrare gli effetti audio durante le riprese possono essere impiegati anche diversi microfoni ambientali sparsi sul set, che registrando su registratori multitraccia, possono essere lavorati singolarmente in post produzione.

In un secondo momento si provvede alla sincronizzazione del materiale audio con quello video. La sincronizzazione avviene grazie ad un codice temporale chiamato SMPTE.

Sebbene la presa diretta sia il metodo più “veloce” per ottenere gli effetti audio di scena all’interno del video, non è il metodo preferito dai sound designer e dai fonici.

Questo perché durante le riprese è preferibile concentrarsi sui dialoghi tra gli attori che sono, per ovvie ragioni, irriproducibili in un secondo momento (se non tramite doppiaggio).

Ed è così che nasce la figura del Foley Artist (o Rumorista).

Il Foley è dunque un artista (o tecnico) che si occupa di ricreare i rumori all’interno della pellicola in un secondo momento.

Per farlo, si avvale di strumenti di ogni genere e tipo, non solo degli stessi oggetti utilizzati sul set.

Rumori di ferraglia, frutta schiacciata e pezzi di legno che si spezzano ad esempio, potrebbero essere gli strumenti impiegati da un Foley per riprodurre i rumori di una battaglia medievale, le armature, le ferite inferte e le ossa rotte.

Anche il Foley è una competenza del sound design specifica e che ancora oggi, nonostante le tecnologie trova largo impiego nel mondo del cinema.

Ovviamente, l’avvento di nuove tecnologie ha dato spazio a rumori e suoni e suoni più complessi e appositamente creati per determinati film.

In questo modo il sound design acquisisce di nuovo un ruolo fondamentale nella produzione cinematografica, e, analogamente a come succede nel mondo della pubblicità, diventa rapidamente un segno distintivo di intere saghe cinematografiche.

Un esempio di questo è l’intera saga di Star Wars. Il suono della mitica spada laser è diventato un marchio di fabbrica del capolavoro di George Lucas.

Così come lo sono diventati i versi dei dinosauri di Jurassic Park. O pensavi che un sound designer avesse viaggiato indietro nel tempo per riprenderli in presa diretta?!

L’iconico suono della spada laser creato da Ben Burtt è un esempio di come il sound design sia anche arte e creatività.

Per creare questo suono spettacolare, Burtt registrò il brusio di un vecchio proiettore e lo unì al ronzio scoppiettante di un TV (che scoprì accidentalmente passandoci di fronte con un microfono acceso in mano).

Per creare la sensazione di un suono in movimento, Burtt, iniziò muovere un microfono intorno a degli altoparlanti che riproducevano il suono da lui creato, in questo modo la sensazione acustica era proprio quella di un suono in movimento.

In questa scena dello spettacolare duello fra il malvagio Darth Maul e i due Jedi Obi Wan Kenobi e Qui Gon Jin è stata rimossa la musica così come i rumori ambientali, in questo modo si possono sentire chiaramente i suoni della famosa spada laser.

Come ti dicevo, il sound design non si limita a riprodurre rumori artificiali. È il caso del capolavoro di Spielberg, Jurassic Park.

Infatti, Gary Rydstrom, il sound designer del film, racconta in un’intervista (molto divertente) il modo in cui ha creato i suoni dei dinosauri.

Uno dei più famosi è quello del velociraptor, uno dei protagonisti/antagonisti di tutta la saga Jurassic Park.

Rydstrom, dice ridendo nella sua intervista, ha registrato il suono delle tartarughe durante l’accoppiamento per dar vita al famoso richiamo dei raptor.

Il suono delle tartarughe, lo sbuffo di un cavallo e alcuni versi dell’oca adeguatamente lavorati hanno dato origine ai terribili suoni dei velociraptor che hanno terrorizzato intere generazione (che se solo sapessero da dove vengono probabilmente non li troverebbero più così temibili).

Per il grande e temibile tirannosauro invece, Rydstrom registrò due componenti fondamentali, un cucciolo di elefante (che con attenzione è udibile) e i versi emessi dal proprio cane, un Jack Russell Terrier di nome Buster!

Grazie alle tecniche di sound design, Rydstrom è riuscito a dar voce ad animali che si sono estinti milioni di anni fa, ma la cosa più sorprendente, è che la credibilità di questi suoni non è mai stata messa in discussione.

Ha impresso nell’immaginario popolare un suono che è diventato il verso autentico di animali mostruosi.

Ecco le meraviglie del sound design. La modellazione audio, la creatività e materiali inusuali danno origine ai suoni più disparati e riescono perfino ad ingannare la nostra mente.

Inutile dire come il sound design abbia ricoperto un ruolo centrale in moltissimi altri capolavori come Transformers, in cui gli iconici suoni dei robot giganti sono stati generati tramite il sapiente mix di suoni di lavastoviglie, fornelli, frigoriferi ed altri accessori domestici di uso comune.

In Ambito Videoludico/Gaming

Si tratta di uno degli ambiti in cui il sound design è riuscito ad esprimere al massimo il suo potenziale.

Infatti, proprio per la loro natura “immateriale” (a differenza ad esempio del cinema dove alcuni suoni possono essere registrati fisicamente durante lo svolgimento delle scene), i videogiochi, fanno del sound design un marchio identificativo e uno strumento atto a stupire ed immergere maggiormente nel mondo di gioco i video giocatori.

Già agli albori dei video giochi il sound design è stato determinante. Ricordi il suono del gettone di Super Mario? O il suono di Pac Man?

Certo, anche le colonne sonore di alcuni videogiochi si sono rivelate importanti, è sempre il caso di Super Mario, Sonic, Tetris e, andando avanti, di Zelda, The Last Of Us, Metal Gear Solid e potrei continuare all’infinito.

Il sound design nei videogiochi tuttavia, non deve solo generare stupore e immersione, ha anche il ruolo di far orientare il giocatore all’interno del proprio mondo.

Una porta che si chiude alle spalle, i passi di un nemico che si avvicina gli spari in lontananza, sono tutte componenti che si rivelano fondamentali in titoli quali Resident Evil, Call Of Duty, Need For Speed e molti altri.

In Resident Evil ad esempio, non solo è essenziale per dare la possibilità al giocatore di muoversi con più consapevolezza dell’ambiente circostante, ma assume anche una componente horror non indifferente.

Suoni sospesi e appena accennati, rumore di topi che spesso vengono confusi con i terribili zombi in avvicinamento, tutti suoni che contribuiscono a creare un’atmosfera tesa che è di fatto il cuore del gioco (come di qualunque gioco horror).

Altro esempio è Call Of Duty, in cui sentire i passi dei nemici che corrono, mezzi in avvicinamento e spari in lontananza possono cambiare totalmente il modo di agire di un giocatore.

Nell’ultimo Call Of Duty Modern Warfare, il sound design raggiunge livelli altissimi.

Se indossi le cuffie o giochi con un sistema surround potrai renderti conto di come cose che prima erano impensabili oggi sono parte integrante e attiva del gioco, ad esempio puoi capire se i passi di un nemico all’interno di una struttura provengono dal piano di sopra o dal tuo stesso piano!

Un altro esempio che credo sia d’obbligo citare è il gioco Bloodborne, dove, oltre le spettacolari colonne sonore che accompagnano l’avventura del cacciatore, sono davvero significativi i versi delle terribili bestie.

Con l’avvento della realtà virtuale si è poi fatto un salto definitivo verso la totale immersione del giocatore.

Grazie ai supporti audio, spesso integrati all’interno dei visori, il giocatore si “trasferirà” momentaneamente in un altro ambiente.

Here They Lie, è un gioco horror progettato per VR. Il sound design lo rende davvero terrificante, il rumore di una città vuota solcata solo da degli strani mostri sembra attraversarci e di fatto, instilla nel giocatore un senso di angoscia che dura per tutto il gioco.

La musica e le colonne sonore nei videogiochi invece sono tutt’altra storia. Sono spesso utilizzate per dare più intensità alle scene e in molti casi fanno parte del gioco vero e proprio, dove si sviluppano indovinelli e tranelli basati proprio su melodie e armonie.

Ne è un meraviglioso esempio The Legend of Zelda Ocarina of Time.

Il gioco Journey, ad esempio, è accompagnato dalla meravigliosa colonna sonora composta da Austin Wintory.

Journey offre al giocatore una sorta di viaggio spirituale accompagnato da questa meravigliosa musica che in questo caso è addirittura adattata allo scorrimento del gioco.

Se il giocatore procede nella storia, la musica procede con lui e lo accompagna, ma qualora il giocatore decidesse di fermarsi più a lungo in una determinata area, noterebbe (n realtà è difficilissimo notarlo) che la musica si ripete finché non si cambia area di gioco.

Il sound design è arrivato anche sulle app degli Smartphone, sia nei videogiochi, alcuni dei quali sono caratterizzati da un sound design specifico, come ad esempio Angry Birds egli inconfondibili suoni dei diversi uccellini, sia nelle app non incentrate sul gaming (whatsapp e i suoi suoni sono ormai riconoscibili in tutto il mondo).

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In Ambito Medico

Il sound design ha trovato largo impiego anche nella medicina.

Infatti, alcuni disturbi acustici come l’acufene o l’iperacusia, vengono solitamente trattati con la terapia del suono e di solito vengono supportati da terapia cognitivo-comportamentale.

Alla fine degli anni ’80 il neuroscienziato Pawel Jastreboff si occupò di capire meglio il problema dell’acufene.

Questo disturbo è costituito da rumori, come fischi e ronzii, che l’orecchio di chi ne soffre percepisce come fortemente disturbanti, al punto da inficiarne la qualità di vita.

Così, Jastreboff avanzò una teoria nota oggi come modello neurofisiologico, la quale fu il punto di partenza che ha portato successivamente alla terapia del suono TRT (Tinnitus Retraining Therapy).

Questo trattamento consiste nell’arricchimento dell’ambiente sonoro del paziente. In questo modo si induce il cervello a percepire come rumore non rilevante quello causato dall’acufene.

Sebbene non sia una vera e propria cura, molti pazienti hanno dichiarato di trovare sollievo grazie a questo metodo.

C’è inoltre un’altra branca dalla componente più meditativa che prevede l’uso del suono (udibile e non udibile) per indurre rilassamento fisico e benessere mentale.

Ne sono un esempio le sedute con campane tibetane o la meditazione con il gong. Le vibrazioni emesse da questi strumenti (più che il vero e proprio suono) hanno un effetto benefico su tutto il corpo.

In questo caso si può parlare di sound design poichè la creazione di suoni, che siano un ambiente sonoro per la TRT o un suono più rilassante come quello delle campane tibetane, sono in qualche modo “progettate”.

La TRT ovviamente richiede il sound design per la creazione di suoni che affievoliranno l’acufene, per quanto invece riguarda la meditazione, bisogna avere cura delle frequenze che si emettono perché queste facciano effetto.

Dopotutto, come esistono suoni piacevoli ne esistono anche di sgradevoli che, al contrario dei primi, possono causare fastidi, anche seri.

In Ambito Militare

Ti ho già mostrato come il sound design abbia trovato largo impiego in moltissimi campi, quello militare non fa eccezione.

Abbiamo detto che il sound design permette di riconoscere aziende e prodotti senza neanche vedere un’immagine, n ambito militare, lo stesso procedimento veniva adottato per mandare segnali di avvertimento a distanza.

Il primo uso che viene in mente sono le famose trombe militari, grazie alle quali i soldati potevano (tramite sequenze ben precise) dare indicazioni ben precise come ad esempio il segnale di ritirata, allarme e perfino la richiesta di silenzio.

Sound design: Tromba militare usata per comunicare
La tromba militare

Non solo, le trombe militari venivano usate anche come sveglia o per indicare un cambio di guardia.

Ancora prima, un sistema simile ma con scopi molto differenti veniva usato dai Celti in battaglia per terrorizzare i nemici prima e durante la battaglia.

Infatti i Celti usavano uno strumento chiamato Karnyx, un imponente corno da battaglia alto circa due metri che terminava con la forma di un muso di cinghiale o di serpente..

Sound design Karnyx bronzo utilizzato in battaglia dai Celti
Ricostruzione in bronzo di un Karnyx

L’evoluzione tecnologica ha inevitabilmente portato ad uno sviluppo delle tecnologie sonore applicate alla guerra.

Un suono abbastanza forte può perfino uccidere un essere umano. Sulla base di questo concetto sono state create diverse armi soniche che hanno come scopo quello di disperdere masse di rivoltosi o, nel caso di una guerra, di annientare i propri nemici.

Queste armi sfruttano gli ultrasuoni che, se adeguatamente indirizzati, possono causare disorientamento e stordimento nella vittima.

Un esempio popolare è il LRAD, ovvero Long Range Acoustic Device.

Si tratta di un’arma sonica non letale che è stata impiegata in più situazioni.

Pensata principalmente come difesa in ambito navale per scongiurare gli attacchi dei pirati somali venne poi utilizzata anche come strumento per disperdere folle di manifestanti nel 2004 a New York.

Il LRAD è composto da un dispositivo dal diametro di 83 centimetri che emette suono in un angolo variabile tra i 15° e i 30°.

Può raggiungere un emissione pari a circa 150dB, un suono così forte risulta essere di ben 50 volte superiore alla soglia di dolore dell’essere umano, ad una distanza molto ridotta, un suono di tale portata, causa inevitabilmente danni permanenti all’apparato uditivo (in alcuni casi di esposizione prolungata potrebbe perfino portare alla morte di soggetti più deboli).

Nonostante questo apparecchio sia, da un punto di vista tecnologico, straordinario non ti consiglio di avvicinarti troppo se è attivo!

il sound design a scopo bellico LRAD
Un modello di LRAD

In Ambito Architettonico, l’Acustica

Il sound design trova applicazione anche nell’ambito architettonico dove si lega, per ovvie ragioni, all’acustica ambientale.

Basti pensare ai teatri, cinema studi di registrazione e perfino centri commerciali e ristoranti.

In ambienti dove si prevede un grande afflusso di persone, è di fondamentale importanza creare ambienti che non riverberino eccessivamente le voci e i rumori da questi prodotti.

Immagina di entrare in un ristorante senza un adeguato trattamento acustico. Avresti difficoltà perfino a completare il tuo ordine!

Spesso, soluzioni acustiche con effetti attenuanti sono inserite sapientemente nelle strutture e sfruttati come decorazioni estetiche.

Avrai notato che in molti centri commerciali il tetto è interamente fatto di listelli di legno. Sono proprio loro i responsabili dell’insonorizzazione, e contemporaneamente donano un tocco i modernità ed eleganza al posto.

Negli studi di registrazione, così come nei cinema, si ha un tipo di insonorizzazione che mira alla perfetta e fedele riproduzione dell’audio (pensa la regia di uno studio di mix o mastering ad esempio).

Dunque, l’insonorizzazione di ambienti della vita di tutti i giorni si rivela fondamentale per il benessere delle persone che li vivono, fosse anche di passaggio.

È ovviamente più piacevole rimanere seduti in un ristorante a sorseggiare el buon vino potendo fare scambiare due chiacchiere con un amico, è più piacevole passeggiare in un centro commerciale se non siamo sommersi da fastidiosi rumori e il continuo vociare delle persone.

Infine, un esempio interessante di architettura (o meglio costruzione e progettazione di un ambiente) legata al suono, è rappresentato dalle camere anecoiche.

Si tratta di ambienti, in cui vengono testati i prodotti prima di essere immessi sul mercato per valutarne l’effettivo rumore prodotto ed assicurarsi così che non superi i limiti di legge.

Ma vengono utilizzati anche per testare strumenti legati all’ambito della produzione musicale come monitor da studio e strumenti di vario tipo.

L’aspetto interessante delle camere anecoiche è che, se una persona dovesse trovarsi al suo interno, dopo circa 45 minuti potrebbe perdere i sensi.

Questo avviene perché il nostro cervello è abituato a valutare la provenienza dei suoni, e di conseguenza ad orientarsi nell’ambiente, soprattutto tramite le riflessioni delle onde sonore sulle superfici.

In questo tipo di ambiente tuttavia, non ci sono riflessioni, il che causa una sensazione di smarrimento e disorientamento.

Inoltre saremmo in grado di sentire tutti i suoni del nostro corpo, il nostro cuore, il sangue che scorre nelle vene, tutti suoni che normalmente il cervello cataloga come secondari a beneficio dei suoni esterni (un retaggio storico che ci aiutava a percepire i pericoli esterni).

Si tratta dunque di un totale stravolgimento delle abitudini del nostro corpo e del nostro sistema di orientamento naturale. Questo porta ad una perdita di sensi.

Bisogna dire tuttavia che non è un effetto che avviene su tutti.

Sound design, camera anecoica
Camera Anecoica in cui viene svolto un test sull’emissione sonora di un’automobile.

Sound Design e altre applicazioni

Sebbene il termine Sound Design non sia ancora molto in uso, viene comunque utilizzato in moltissimi ambiti e in modi totalmente diversi e certe volte impensabili.

L’effetto doppler ad esempio viene applicato alla medicina, all’astronomia, all’uso comune.

Viviamo immersi in un mondo di suoni e musica e dietro questi, c’è sempre un progettista del suono che ha impiegato le sue competenze per imbrigliarlo e sfruttarne il potenziale, per scopi sia costruttivi che distruttivi.

Oggi, quel progettista del suono è conosciuto come Sound Designer.

Libri di Testo

Esistono moltissimi libri di testo che analizzano e spiegano le tecniche di progettazione sonora, dallo studio dell’acustica come in Manuale di Acustica, fino alla progettazione di ambienti studio per registrazione e produzione come nel caso di Crea Il Tuo Studio di Registrazione.

Altri libri di testo che ti suggerisco sono:

  • Tecniche Stereofoniche di Microfonoaggio, tratta appunto tutte le tecniche più in uso per trarre il massimo dalla registrazione tramite microfoni spiegando le tecniche e il funzionamento dei microfoni, il primo strumento della catena di registrazione.
  • Manuale Della Registrazione Sonora, si tratta di uno dei libri di testo più in uso fra i produttori e i sound designer. Questo testo spiega il suono in molti dei suoi aspetti, tutti comunque relativi all’ambito musicale professionale.
  • Manuale Di Ingegneria Del Suono, grazie a questo manuale, potrai scoprire come si comporta il suono in diversi ambienti, approfondisce anche l’aspetto della registrazione sonora e dell’acustica.
  • Manuale di Musica Elettronica, questo corposo manuale di oltre 1000 pagine ci porta in un viaggio nel suono e nel suo studio a partire dal ‘900. un manuale ricco di s0punti e informazioni riguardo la progettazione sonora.

Concludiamo

Questo lungo viaggio nel mondo del sound design mi ha permesso di chiarire meglio tutto ciò che riguarda questa meravigliosa quanto ampia disciplina.

Il sound design oggi è diventato importante come i contenuti video, e certe volte anche di più.

Dopotutto, cosa sarebbe un mondo senza suoni e musica?

Se si affascinato dal mondo del sound design potrebbero interessarti anche le guide relative alla produzione audio e agli strumenti del Sound Designer.

Gli strumenti del Sound Design e il loro utilizzo:

I migliori strumenti per produttori e Sound Designer:

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