vocal chain plugins

Vocal Chain: Plugins e Tecniche

Come lavorare la voce all’interno del Mix


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Per Vocal Chain (o “catena vocale”) si intende l’insieme di plugins inseriti all’interno di una data traccia vocale con il fine di lavorarla e inserirla nel mix.

I plugins che vengono inseriti all’interno della traccia seguono un ordine preciso (prima l’EQ, poi il de-esser, ecc…) e sono impostati in modo da lavorare al meglio l’uno con l’altro creando così una catena (la vocal chain appunto).

Vocal Chain
Esempio di Vocal Chain

L’aggiunta e l’uso dei plugins non prevede un sistema univoco e schematico, ma cambierà di volta in volta adattandosi alle esigenze sonore del materiale da lavorare, il che potrà dipendere da moltissimi fattori quali ad esempio: il genere musicale, il sesso del cantante, l’estensione vocale dello stesso, la qualità dei microfoni e del pre amp utilizzati per la registrazione, ecc.

Lo scopo del produttore, nel caso della costruzione di una vocal chain efficace, è quello di individuare eventuali problemi di registrazione, di esecuzione, di dinamica e di contenuto in frequenza, scegliere come risolverli e applicare gli strumenti più giusti.

Molti produttori amano inserire plugins “extra” alla propria vocal chain per caratterizzarla maggiormente, possono essere distorsori, saturatori, o particolari emulazioni di macchine analogiche, il limite come sempre è la creatività!

In questo articolo analizzeremo diverse vocal chain, alcune considerate “di base” e altre più complesse, analizzando i diversi plugins che le compongono e l’ordine in cui questi andranno disposti per poter operare al meglio.

Aggiungeremo successivamente dei plugins non strettamente necessari che andranno ad aumentare la qualità del materiale prodotto, garantendo un suono più pulito e definito.

È importante ricordare che registrare la voce è un procedimento difficoltoso per i produttori alle prime armi.

Se il materiale di partenza non è di buona qualità risulterà impossibile lavorare il vocale.

Vocal Chain Base


Una vocal chain si definisce “base” quando si limita a correggere e migliorare la parte vocale senza tuttavia aggiungere colore o particolari effetti.

Una catena di questo tipo presenterà plugins trasparenti ma precisi che permetteranno alla parte vocale di risaltare all’interno del mix senza essere vittima di mascheramento, contro-fase o di eventuali problemi dinamici.

Vocal Chain Base
Esempio di Vocal Chain “Base”

Analizziamo le singole parti (anelli) che compongono questa vocal chain.

  • INPUT

Il segnale in ingresso dovrà essere registrato al meglio delle possibilità del proprio studio.

Assicurati di usare microfoni specifici per la registrazione di parti vocali, inoltre, assicurati che il tuo pre-amp sia di buona qualità.

Un microfono di ottima qualità collegato con un pre economico perderebbe gran parte delle sue peculiarità e ne verrebbe inficiata la qualità del prodotto finale.

  • EQUALIZZATORE

L’Equalizzatore audio è il primo plugin che troviamo nella catena.

Grazie ad un’equalizzazione sottrattiva potrai eliminare fastidiose risonanze, ammorbidire o valorizzare maggiormente il “corpo” della parte vocale e far risaltare maggiormente la frequenza fondamentale e le sue armoniche.

Esempio di equalizzazione sottrattiva
Esempio di equalizzazione sottrattiva

Rimuovi le componenti in frequenza che non servono e che rischiano di inficiare il resto del mix (ad esempio al di sotto dei 25Hz, una frequenza difficile da trattare che spesso risulta inutile nelle parti vocali).

Si tratta di quelle parti di spettro che contengono frequenze proprie di altri strumenti (ad esempio bassi o synth) che potrebbero dunque andare a “scontrarsi” con la parte vocale causandone il mascheramento.

In una vocal chain base, dove è previsto l’uso di un solo EQ, si dovrà necessariamente agire in modalità sottrattiva, tuttavia, presta attenzione a non esagerare, una lavorazione eccessiva (in sottrazione) può causare l'”assottigliamento” della voce facendola sparire completamente o quasi all’interno del mix.

  • DE-ESSER

L’uso del de-esser è fondamentale per eliminare le risonanze e le distorsioni causate dalle “s” presenti nel vocale.

La lettera “s” presenta diverse risonanze per sua natura che andranno ad inficiare la qualità della registrazione.

Tuttavia, aggiungere un de-esser alla vocal chain può eliminare il problema, a patto che si imposti nel modo corretto.

Per farlo, dovrai prestare molta attenzione al timbro vocale del cantante poiché la frequenza in cui viene riprodotta la “s” può essere diversa, ad esempio, un cantante uomo non avrà la “s” sulla stessa frequenza di una cantante donna.

Per far lavorare correttamente il de-esser è necessario, inoltre, che l’EQ presente all’interno della vocal chain sia impostato in modo da “alleggerire” il lavoro del de-esser stesso.

Infatti, grazie all’equalizzazione sottrattiva potrai già ridurre notevolmente le frequenze che presentano maggiori risonanze, ovvero quelle in cui si muovono le “s”.

Così facendo, il segnale in ingresso del de-esser sarà già modellato e farà si che il plugin lavori meno e in modo più controllato.

  • COMPRESSORE

Il controllo della dinamica all’interno della vocal chain viene lasciato al compressore.

In una catena di base è presente un compressore che si occupa principalmente di contenere picchi dinamici indesiderati.

Con un compressore multi-banda si può anche gestire il bilanciamento tonale della parte vocale regolandone la dinamica interna.

compressor esempio vocal
Esempio di Compressore per controllo dinamico

Nell’immagine esempio si può notare come l’attacco sia impostato in modo da agire velocemente, così facendo qualunque picco dovesse oltrepassare la soglia azionerà subito il compressore facendo si che questo comprima il picco per riportarlo al livello dinamico desiderato.

Anche in questo caso gioca un ruolo fondamentale l’impostazione dei plugins precedenti in catena, ovvero EQ e de-esser.

Ricorda sempre di far lavorare il meno possibile i plugins se non strettamente necessario, ne beneficerà la qualità del brano in generale e avrai maggior controllo sui tuoi strumenti.

  • SENDS

In una vocal chain, le mandate giocano un ruolo di prim’ordine.

Infatti, sarà proprio grazie alle tracce di ritorno che potrai gestire agevolmente riverberi, delay e altri effetti come saturatori, compressori, ecc.

Ogni traccia di ritorno dovrà essere impostata separatamente, ovvero una traccia per il riverbero, una per il delay, una per il saturatore, ecc.

In questo modo avrai la possibilità di lavorare gli effetti come fossero dei normalissimi suoni, aggiungendo equalizzatori e altri processori dove necessario.

Ad esempio, sulla traccia di ritorno che si occupa del riverbero della parte vocale principale potresti applicare un EQ che attenui le frequenze medio-alte, in questo modo lascerai maggior spazio alla voce principale senza tuttavia perdere l’effetto di riverbero.

Anche una traccia di ritorno che si occupi della dinamica potrebbe tornarti utile, una compressione parallela del vocale ti permetterà di farlo risaltare maggiormente nel mix senza tuttavia perdere dinamica.

Quella che abbiamo analizzato adesso è una vocal chain base, con i plugins strettamente necessari, nulla che alteri il colore della traccia vocale.

Vocal Chain Complessa


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Una vocal chain complessa fa uso di diversi plugins che mirano, non solo al contenimento e miglioramento qualitativo del vocale, ma anche ad aggiungere armoniche, corpo e colore alla

voce.

Questo risultato si ottiene utilizzando sapientemente una combinazione di plugins digitali e ad emulazione analogica.

Partendo dalla catena di base potrai aggiungere i diversi step che completeranno la tua vocal chain.

Gli step aggiuntivi fondamentali sono 4: l’aggiunta di un equalizzatore che si occupi del bilanciamento tonale, di un compressore che si occupi della dinamica interna, un saturatore per aggiungere armoniche ed infine un limiter per contenere il tutto.

Ovviamente, non c’è limite al numero di plugins che si possono aggiungere, fra processori di segnale ed effetti psicoacustici, il limite è solo l propria fantasia.

Ricorda sempre che, trattandosi di una catena, i plugins dovranno essere impostati in modo da collaborare alla perfezione fra loro, garantendosi vicendevolmente un suono pulito e ordinato da processare.

Esempio di Vocal Chain complessa
Esempio di Vocal Chain complessa

L’immagine esempio mostra la stessa catena che abbiamo visto nella prima sezione dell’articolo ma con queste differenze:

  • Sono segnati in rosso gli strumenti già utilizzati nella catena di base (unica differenza, il compressore dinamico dovrà essere un’emulazione di uno analogico per ottenere un colore più gradevole, specialmente sulle alte frequenze)
  • Sono segnati i plugins che dovrebbero essere emulazioni analogiche, questo per garantire un suono più caldo e corposo

Analizziamo i plugins aggiuntivi.

  • MULTI-BAND TONAL COMPRESSOR

Questo compressore multi-banda si occuperà di bilanciare la dinamica interna della traccia vocale al fine di raggiungere un bilanciamento tonale ottimale.

In questo modo, sarà più facile rifinire i dettagli con l’equalizzatore successivo in catena.

Esempio di compressore multi-banda per controllo vocale
Esempio di compressore multi-banda per controllo vocale

In questa fase di lavorazione è importante far si che il vocale sia perfettamente bilanciato, sia al livello tonale che dinamico.

  • EQUALIZZATORE TONALE

Questo equalizzatore è in realtà un ulteriore strumento di controllo che ti permetterà di rifinire ulteriormente il lavoro svolto con il compressore multi-banda, fissando così il suono e preparandolo per essere processato dal compressore successivo (che si occuperà della dinamica, quindi dell’eliminazione dei picchi indesiderati).

È bene ricordare che, quando i parla di bilanciamento tonale di un brano, non c’è mai una regola fissa.

Infatti, il bilanciamento tonale dipende da moltissimi fattori, il più importante, ovviamente, è il genere musicale che si sta producendo.

  • SATURATORE

È indubbiamente la parte che lascia maggior spazio alla creatività.

Il modulo di saturazione di una vocal chain ha le potenzialità di stravolgere completamente il lavoro fatto fino ad ora, ecco perché bisogna dosare la saturazione con una cura estrema.

Esistono moltissimi plugins che offrono saturazioni di diverso tipo, è importante selezionare con cura i propri strumenti.

Per scegliere un buon saturatore audio parti sempre dal genere che hai intenzione di produrre.

Un saturatore che vada bene per una traccia EDM non è detto che funzioni altrettanto bene su un brano Rock.

La finalità del saturatore all’interno della catena è di aggiungere colore, carattere e impatto alla parte vocale, facendola risaltare maggiormente all’interno del mix e rendendola più interessante all’ascolto.

  • LIMITER

A chiusura della catena vera e propria c’è il Limiter.

Grazie a questo tipo di plugin potrai tenere sotto controllo il volume in uscita dalla tua catena, facendo in modo che sia sempre ben controllato e che non ci siano picchi indesiderati.

Esistono diverse tipologie di limiter, alcuni sono trasparenti (pensati principalmente per il mastering) e altri sono più colorati.

Senza perdere di vista l’obiettivo, ovvero tenere sotto controllo i volumi in uscita, potrai aggiungere un ulteriore elemento distintivo al tuo vocale.

Anche in questo caso, se i plugins precedenti sono stati impostati correttamente, il limiter lavorerà nel modo giusto e senza problemi di alcun tipo.

Conclusione


La vocal chain è uno strumento creativo a blocchi (anelli) intercambiabili, non esiste in alcun caso una catena unica che vada bene per ogni registrazione.

Sperimentare e provare nuove tecniche, nuove distribuzioni degli effetti, processori differenti, è la chiave per la creazione di una vocal chain di alta qualità.

Lo scopo del produttore, come sempre, è quello di individuare i problemi e correggerli e, laddove necessario, rifinire e donare alla traccia quel tocco che la renderà unica.

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